Natura e istituzione della religione in David Hume
DOI:
https://doi.org/10.4420/unict-asdf.v6i0.57Abstract
Il saggio mira a dimostrare la tesi dell’esistenza di uno stretto rapporto tra la riflessione filosofica di David Hume intorno alla storia naturale della religione e l’ermeneutica storica della medesima. Perciò l’autrice offre una lettura penetrante del sesto volume della History of England, da lei considerato come la chiave di volta per comprendere globalmente il pensiero filosofico-religioso del pensatore scozzese. Nel raffronto tra l’History, la Storia naturale della religione e i Dialoghi sulla religione naturale, il lavoro si concentra con acribia filologica sull’analisi dei giudizi di Hume relativi alla sfera religiosa, dimostrando che essa non è intesa dallo scozzese come mera belief, ma anche come espressione ideologica di un forte potere istituzionale, quello clericale, profondamente radicato nella civil society inglese.
This essay focuses on the thesis regarding the existence of a close relationship between the philosophical thought of David Hume on the natural history of religion and historical hermeneutics. The author offers a perusal of the sixth volume of The History of England, that she considers to be the keynote for an overall understanding of the philosophical-religious view of the Scottish philosopher. Moreover making a comparison between The History of England, The Natural History of Religion and Dialogues concerning natural religion, and analyzing accurately Hume’s opinions regarding the religious sphere, she shows how for Hume, religion was not just a belief but also an ideological expression of a strong institutional power, deeply ingrained in the British civil society.
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