Sulla rivista

Focus e ambito

La rivista nasce con lo scopo di contribuire a diffondere la produzione scientifica dei docenti e dei giovani ricercatori della facoltà e offre, nel contempo, ospitalità anche a saggi di studiosi italiani e stranieri. Gli ambiti delle ricerche corrispondono alle diverse frontiere della ricerca educativa (pedagogica, psicologica, storica, didattica ecc...).
Essa si propone come una pubblicazione di alto contenuto scientifico, e risponde, nella sua ultima versione digitale, alle nuove modalità di condivisione del sapere scientifico.

La rivista è presente in ACNP, Annèe Philologique, BASE, DOAJ, EZB, Google Scholar, Medioevo Latino, MedOANet, PLEIADI, RI-Opac, WorldCat.

Processo di Peer Review

Gli articoli sono sottoposti ad una doppia revisione, sia di un referee interno, sia di un referee esterno individuato dal Comitato scientifico della rivista.

Referee della rivista :

  • Prof.ssa Rita Bichi, Università Cattolica di Milano
  • Prof.ssa Angela Carbone, Università di Bari 
  • Prof.ssa Dora Capozza, Università di Padova
  • Prof. Michele Cataudella, Università di Firenze
  • Prof. Fabio Dovigo, Università di Bergamo 
  • Prof.ssa Palmira Faraci, Università Kore di Enna 
  • Prof. Luca Gallo, Università di Bari
  • Prof. Gennaro Iorio, Università di Salerno 
  • Dr. Robert Leighton, University of Edinburgh
  • Prof. Antonio Lerra, Università della Basilicata
  • Prof.ssa Syliane Malinowski-Charles, Université du Québec
  • Prof. Antonio Mastino, Università di Sassari
  • Prof. Salvatore Maugeri, Université d’Orléans
  • Prof.ssa Elena Mignosi, Università di Palermo 
  • Prof.ssa Nadia Minerva, Università di Catania
  • Prof. Luis García Moreno, Universidad de Alcalà
  • Prof.ssa Federica Petraccia, Università di Genova
  • Prof. Vincenzo Russo, IULM – Milano
  • Prof. Biagio Saitta, Università di Catania
  • Prof. Stefano Salmeri, Università Kore di Enna

Frequenza di pubblicazione

Norme relative all'Open Access

Questa rivista fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, ritendendo che rendere le ricerche disponibili liberamente al pubblico migliori lo scambio della conoscenza a livello globale.

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