Alfabetismo e prospettive di carriera: qualche riflessione sui litterati milites
DOI:
https://doi.org/10.4420/unict-asdf.v9i0.97Abstract
In età imperiale, l’armata romana divenne una organizzazione professionale molto articolata dove accanto ai soldati semplici si trovava un numero elevato di specialisti, impegnati nei ruoli più disparati, per i quali l’istruzione e la competenza costituirono una opportunità di miglioramento economico, di promozione sociale e di avanzamento nella carriera. Ai milites litterati, professionisti molto apprezzati, indispensabili per il buon funzionamento dei nuovi sistemi di registrazione scritta, vennero concessi immunità e privilegi: i librarii, milites esonerati dai munera graviora, ma non dai combattimenti, nel II secolo conseguirono il rango di principalis con uno stipendio di sesquiplicarius.
During the Imperial Age, the Roman army became an extremely complex professional organization, where, alongside the ordinary soldiers there was a large number of specialists employed in many different roles, for which literacy and skills could create an opportunity for an increase in pay, social betterment and career advancement. Litterati milites, esteemed professionals, essential to the proper functioning of the new systems of written records, were granted immunity and privileges: in the second century the librarii, milites exempted from munera graviora, but not from combat duties, were awarded the rank of principalis with the pay of a sesquiplicarius.
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