Relazioni fra Mental Imagery e fattori di intelligenza: una verifica sperimentale
DOI:
https://doi.org/10.4420/unict-asdf.v16i0.211Abstract
Il legame fra funzioni cognitive e Mental Imagery, evidenziato in letteratura, richiede uno studio approfondito delle componenti intellettive maggiormente correlate con i processi immaginativi, che implicano la capacità di riprodurre ed elaborare stimoli non immediatamente presenti nel campo percettivo. Scopo di questo studio è esaminare le relazioni tra capacità di Mental Imagery e fattori dell’intelligenza. Come strumenti per la misurazione di queste variabili sono stati usati il Mental Imagery Test (MIT), basato su prove di performance piuttosto che sulla valutazione soggettiva di vividezza delle immagini, e la scala di intelligenza WAIS-IV. Il campione della ricerca è costituito da 35 adulti, 17 maschi e 18 femmine, età 19- 51 anni. I risultati confermano l’ipotesi di correlazione tra MIT e intelligenza generale: a un più elevato QI corrisponde una maggiore capacità immaginativa. In particolare, le abilità di Mental Imagery risultano maggiormente connesse con il ragionamento visuo-percettivo e la comprensione verbale (e quindi con l’indice WAIS composito di Abilità Generale), piuttosto che con l’efficienza cognitiva (memoria di lavoro e velocità di elaborazione). L’analisi di scaling multidimensionale conferma la maggiore prossimità delle prove del MIT alle componenti visuo-percettive e verbali dell’intelligenza. All’interno delle prove di memoria quelle di riordinamento di cifre o lettere e numeri sono connesse al Mental Imagery più del tradizionale span di cifre. I risultati inducono a considerare con maggiore attenzione le specifiche componenti immaginative nella valutazione e nella riabilitazione delle funzioni cognitive, ad esempio nei casi di deficit o di deterioramento mentale.
The link between cognitive functions and Mental Imagery, highlighted in literature, requires an in-depth study of the intellective components that are more closely related to the imaginative processes, which imply the ability to reproduce and process stimuli not immediately present in the perceptual field. The aim of this study was to examine the relationship between the ability of Mental Imagery and intelligence factors. Instruments for measuring these variables were the Mental Imagery Test (MIT), based on performance tasks rather than on subjective evaluation of image vividness, and the WAIS-IV scale. The research sample consisted of 35 adults, 17 males and 18 females, age range 19-51. The results confirmed the main hypothesis of correlation between MIT and general intelligence: a higher QI corresponds to greater imaginative capacity. In particular, the Mental Imagery skills are more closely related to visual-perceptual reasoning and verbal comprehension (and hence the composite index of General Ability) rather than cognitive efficiency (work memory and processing speed). Multidimensional scaling analysis confirmed the proximity of MIT tests to visual perceptual and verbal components of intelligence. Within the memory tasks, reordering of digits, letters and numbers correlated with MIT scores more than traditional digit span. The results induce more attention to specific imaginative components in the assessment and planning rehabilitative interventions, regarding cognitive functions e.g., in cases of deficit or mental deterioration.
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