“Borghesia cittadina” e “contadini soldati” nell’Anatolia tardoantica: “lotta di classe” o “solidarietà” fra grandi proprietari e rusticitas?
DOI:
https://doi.org/10.4420/unict-asdf.v13i0.180Abstract
Nella primavera del 399 d.C. Valentino, notabile di Selge, città della Pisidia, regione dell’Asia Minore, alla testa di una folta schiera di servi domestici e contadini respinse l’avanzata del goto Tribigildo, comes rei militaris per l’Oriente e parente di Gainas, magister utriusque militiae ribellatosi all’autorità dell’imperatore Arcadio. Dietro questo episodio, solo apparentemente marginale, si celano e si intersecano, in realtà, non soltanto dinamiche politico-militari e socio-culturali, connesse alle crescenti difficoltà di un precario compromesso fra politica filobarbarica e politica antibarbarica, ma anche trasformazioni più specificamente economiche, legate al fenomeno del patronato tardoantico.
Valentinus was a notable of Selge, a city of the region of Pisidia, in Asia Minor. In the spring of 399 AD, he lead a large group of servants and peasants against the advance of the goth Tribigild, the comes rei militaris of the East and relative of Gainas,a magister utriusque militiae who rose up against the authority of emperor Arcadius. This event might appear of minimal importance and yet hides not only military, political, and sociocultural dynamics related to the growing instability of the compromise between philobarbarian and antibarbarian politics, but also economic changes related to the phenomenon of patronage in Late Antiquity.
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