«The burning question of physicochemical science». Philosophical remarks about Thomas Huxley's reading of Cartesian physics

Autori

  • Salvatore Vasta Università degli studi di Catania

DOI:

https://doi.org/10.4420/unict-asdf.v0i11.162

Abstract

A Descartes, Thomas H. Huxley (1825-1895) riserva un posto particolare nelle sue opere. Le sue concezioni fisiche e metafisiche costituirebbero la prova che il Francese sarebbe il precursore sia dell’idealismo sia del materialismo del suo tempo e perciò Huxley rinviene nei suoi lavori sulla fisica importanti suggerimenti tanto per la filosofia quanto per la scienza ottocentesche. Le strade più significative che Descartes avrebbe percorso riguardano «la fondazione di una cosmogonia razionale e di una psicologia fisiologica». Il fatto che il mondo (fisico e organico) è subordinato alle medesime leggi della scienza proverebbe che Descartes si trovasse nel giusto. Per questo motivo riteniamo che Huxley attraverso la sua operazione intellettuale miri sostanzialmente a combattere il Positivismo difendendo il valore della New Philosophy. Sosteniamo la tesi che Huxley consideri necessaria una ripresa del razionalismo cartesiano all’interno della filosofia del XIX secolo: i) per rafforzare le asserzioni della scienza in ambito metodologico; ii) per sostenere la tesi che le leggi di natura sono solo astrazioni matematiche e non descrizioni noumeniche della realtà naturale. Riguardo al primo punto, Huxley si avvale della fisica cartesiana come se si trattasse della porzione di un nuovo meccanicismo fisiologico; la seconda tesi ci porterebbe a considerare le leggi di natura di Descartes come un tentativo di integrare le istanze di Descartes e di Hume.


Descartes has a special place in the works of Thomas H. Huxley (1825-1895). Descartes’ physics and metaphysics makes him think that the French Philosopher was the ancestor as much of the idealism as of the materialism of his time. Huxley shows that Descartes’s works on physics are full of important suggestions for the philosophy and science of the 19th century. The most important paths Descartes pointed out were in his view the «foundations of rational cosmogony and of physiological psychology». The fact that the (physical and organic) world is subordinate to identical scientific laws proves that Descartes was right. I argue that Huxley’s intellectual operation strives to undermine Comtean positivism and to preserve the New Philosophy. I suppose that Huxley considers the presence of Cartesian rationalism in the 19th century as necessary: i) to strengthen the methodological assertions of science; ii) to support the argument that the laws of nature are only mathematical abstractions and not ‘noumenal’ descriptions of nature. On the first issue, Huxley introduces Cartesian physics as a portion of the new mechanism in physiology; the second hypothesis leads us to consider the Cartesian laws of nature as an attempt to integrate both Descartes’ and Hume’s points of view.

Biografia autore

  • Salvatore Vasta, Università degli studi di Catania

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Pubblicato

28-11-2012

Fascicolo

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Articoli